I rappresentanti dei venti comuni dell’Alto casertano dovranno eleggere quattro delegati per il consiglio direttivo. Due delegati andranno al Pd
E’ arrivato il giorno del senso di responsabilità. Almeno si spera. Oggi si riunisce la comunità del parco del Matese per l’elezione dei quattro rappresentanti, di competenza dell’organo assembleare, che andranno a formare il nuovo consiglio direttivo una volta che la regione avrà provveduto ad integrare il consiglio con altri componenti provenienti dalle associazioni professionali di categoria e delle associazioni ambientaliste, peraltro presenti in maniera singolare nel vecchio direttivo scaduto con associazioni che non avevano alcun legame con le comunità dell’area protetta. La seduta è in programma, nel tardo pomeriggio, alle 19 presso la sede del parco regionale. Da eleggere quattro delegati sui venti comuni che fanno parte del territorio di riferimento del parco: quindi ricadenti nel versante casertano e cinque in quello beneventano. Contrastanti le indiscrezioni sui rapporti di forza tra i sindaci di diverso orientamento. Il centro sinistra appare favorito con la possibilità di eleggere due rappresentanti a fronte di uno del centro destra ed un delegato in quota sannita. Ma altri rumors parlano di parità tra i due schieramenti: una logica che non piace a tutti con la ricerca di candidati e rappresentanti che siano espressione anche e soprattutto del territorio in una fase in cui il parco ha necessità di “riattrezzarsi” per rispondere alle tante problematiche che assillano l’ente alle prese con criticità strutturali specie a livello di organizzazione dei servizi e delle funzioni da rendere alle comunità territoriali. L’importante è che venga un segnale di ripresa dell’impegno, di quel senso di responsabilità tante volte invocato ma presso poco praticato come stanno a testimoniare i mesi di rinvio delle sedute della comunità presieduta dal sindaco di Raviscanina Ermanno Masiello che è anche vicepresidente del consorzio metano in prorogatio (ente la cui legittimità è tutta da verificare ai sensi dell’ultima manovra che ha fissato ulteriori restrizioni ai cosiddetti “costi della politica” ed alla riorganizzazione- semplificazione anche dei consorzio tra enti locali). Da parte sua la regione ha messo in moto il meccanismo per la nomina dei rappresentanti di enti di categoria e del mondo ambientalista con due distinti avvisi pubblici.
E’ arrivato il giorno del senso di responsabilità. Almeno si spera. Oggi si riunisce la comunità del parco del Matese per l’elezione dei quattro rappresentanti, di competenza dell’organo assembleare, che andranno a formare il nuovo consiglio direttivo una volta che la regione avrà provveduto ad integrare il consiglio con altri componenti provenienti dalle associazioni professionali di categoria e delle associazioni ambientaliste, peraltro presenti in maniera singolare nel vecchio direttivo scaduto con associazioni che non avevano alcun legame con le comunità dell’area protetta. La seduta è in programma, nel tardo pomeriggio, alle 19 presso la sede del parco regionale. Da eleggere quattro delegati sui venti comuni che fanno parte del territorio di riferimento del parco: quindi ricadenti nel versante casertano e cinque in quello beneventano. Contrastanti le indiscrezioni sui rapporti di forza tra i sindaci di diverso orientamento. Il centro sinistra appare favorito con la possibilità di eleggere due rappresentanti a fronte di uno del centro destra ed un delegato in quota sannita. Ma altri rumors parlano di parità tra i due schieramenti: una logica che non piace a tutti con la ricerca di candidati e rappresentanti che siano espressione anche e soprattutto del territorio in una fase in cui il parco ha necessità di “riattrezzarsi” per rispondere alle tante problematiche che assillano l’ente alle prese con criticità strutturali specie a livello di organizzazione dei servizi e delle funzioni da rendere alle comunità territoriali. L’importante è che venga un segnale di ripresa dell’impegno, di quel senso di responsabilità tante volte invocato ma presso poco praticato come stanno a testimoniare i mesi di rinvio delle sedute della comunità presieduta dal sindaco di Raviscanina Ermanno Masiello che è anche vicepresidente del consorzio metano in prorogatio (ente la cui legittimità è tutta da verificare ai sensi dell’ultima manovra che ha fissato ulteriori restrizioni ai cosiddetti “costi della politica” ed alla riorganizzazione- semplificazione anche dei consorzio tra enti locali). Da parte sua la regione ha messo in moto il meccanismo per la nomina dei rappresentanti di enti di categoria e del mondo ambientalista con due distinti avvisi pubblici.
Michele Martuscelli Buongiorno Caserta