Mancata raccolta in città, ancora disservizi e qualora ve ne fosse bisogno questi sono i motivi che hanno messo l’Amministrazione Comunale in condizione di rescindere il contratto con il Consorzio
Emergenza rifiuti in città per la mancata raccolta. I mezzi d’opera del Consorzio Unico di Bacino senza assicurazione – oramai scaduta da tempo e non rinnovata per mancanza di fondi – ha impedito agli operatori di operare. Corre ai ripari l’amministrazione comunale che ha già espletato una gara d’appalto per noleggiare i mezzi e riavviare così la raccolta. Ancora una volta l’ente municipale costretto a sostituirsi al Consorzio per ovviare alle tante carenze mostrate dall’ente consortile. Proprio a causa delle tante inefficienze del Consorzio, riscontrate nel servizio di raccolta rifiuti, l’amministrazione comunale di Piedimonte Matese, ha deciso di rescindere il contratto con l’ente consortile. L’altro giorno c’è stato il blitz dei vigili urbani matesini per accertare l’identità degli operatori ecologici addetti al servizio di raccolta. Dopo i carabinieri e le fiamme gialle, arrivano anche i caschi bianchi ad indagare sul sistema dello smaltimento dei rifiuti solidi urbani. Nell’occhio del ciclone il Consorzio unico di bacino. Un ente che appare sempre in maggiori difficoltà, incapace di assicurare la continuità dei servizi ma anche le spettanze ai propri dipendenti così come garantire le necessarie coperture assicurative ai mezzi utilizzati per la raccolta. Una situazione che genera allarme soprattutto fra gli amministratori dei comuni di Terra di Lavoro. Per non arrivare al blocco della raccolta alcuni centri matesini più volte sono stati costretti a sostituirsi all’ente consortile di bacino. Ieri, infatti, per l’ennesima volta in pochi mesi i dipendenti del Consorzio hanno chiesto ed ottenuto il pagamento di parte dello stipendio dal comune guidato dal sindaco Vincenzo Cappello. “Il personale del Consorzio ha intenzione – si legge nel documento sottoscritto dagli operatori – di avviare uno stato di agitazione, a causa della mancata corresponsione degli stipendi al personale per il mese di settembre. Ciò compromette seriamente il soddisfacimento delle esigenze primarie delle proprie famiglie. Il verificarsi di tale situazione rischia di paralizzare le attività di raccolta e smaltimento dei rifiuti. Si confida in un intervento straordinario dell’ amministrazione che possa alleviare il disagio economico anticipando una somma sugli arretrati stipendiali dovuti, impegnandosi a non intraprendere – concludono i lavoratori – lo stato di agitazione e a continuare ad assicurare sul territorio comunale i necessari servizi”.
Giancarlo Izzo Corriere del Mezzogiorno