I Caschi Bianchi coorindati da Anna Maria Ferraro hanno identificato gli operatori ecologici addetti al servizio di raccolta
Blitz dei vigili urbani matesini per accertare l’identità degli operatori ecologici addetti al servizio di raccolta. Dopo i carabinieri e le fiamme gialle, arrivano anche i caschi bianchi ad indagare sul sistema dello smaltimento dei rifiuti solidi urbani. Nell’occhio del ciclone il Consorzio unico di bacino. Un ente che appare sempre in maggiori difficoltà, incapace di assicurare la continuità dei servizi ma anche le spettanze ai propri dipendenti così come garantire le necessarie coperture assicurative ai mezzi utilizzati per la raccolta. Una situazione che genera allarme soprattutto fra gli amministratori dei comuni di Terra di Lavoro. Per non arrivare al blocco della raccolta alcuni centri matesini più volte sono stati costretti a sostituirsi all’ente consortile di bacino. Ieri, infatti, per l’ennesima volta in pochi mesi i dipendenti del Consorzio hanno chiesto ed ottenuto il pagamento di parte dello stipendio dal comune guidato dal sindaco Vincenzo Cappello. “Il personale del Consorzio ha intenzione – si legge nel documento sottoscritto dagli operatori – di avviare uno stato di agitazione, a causa della mancata corresponsione degli stipendi al personale per il mese di settembre. Ciò compromette seriamente il soddisfacimento delle esigenze primarie delle proprie famiglie. Il verificarsi di tale situazione rischia di paralizzare le attività di raccolta e smaltimento dei rifiuti. Si confida in un intervento straordinario dell’ amministrazione che possa alleviare il disagio economico anticipando una somma di almeno 1.000 euro sugli arretrati stipendiali dovuti, impegnandosi a non intraprendere – concludono i lavoratori – lo stato di agitazione e a continuare ad assicurare sul territorio comunale i necessari servizi”. Ma la questione stipendi non è il solo problema che pesa sull’organizzazione consortile che non riesce più a garantire nemmeno la copertura assicurativa sui mezzi d’opera.
Per questo diversi comuni stanno provvedendo a proprie spese al noleggio di automezzi per non bloccare la raccolta. Tutte le somme impegnate dai comuni, anticipo stipendi e noleggio dei mezzi, saranno poi defalcate dalle spettanze vantate dal Consorzio.
Per questo diversi comuni stanno provvedendo a proprie spese al noleggio di automezzi per non bloccare la raccolta. Tutte le somme impegnate dai comuni, anticipo stipendi e noleggio dei mezzi, saranno poi defalcate dalle spettanze vantate dal Consorzio.
Nuova Gazzetta di Caserta