Il consiglio comunale di Piedimonte Matese ha deliberato ieri pomeriggio, con voti unanimi (assente il senatore Sarro) la rescissione del contratto per l’igiene urbana gestito dal Consorzio unico di bacino. Piedimonte, di fatto, ha sfruttato la strada aperta dal Comune di Sparanise che, al culmine di un lungo contenzioso con il Consorzio, al quale contestava vari disservizi, aveva adottato lo stesso provvedimento a metà luglio. Una forzatura che aveva poi ottenuto un successivo via libera dalla Protezione civile: con una nota datata 1 settembre, il sottosegretario Guido Bertolaso aveva affermato che «non si ravvisano elementi ostativi, nella ricorrenza delle indispensabili condizioni di legge, all’espletamento di idonea procedura concorsuale». Ciò in quanto «il quadro normativo dispone che in fase transitoria, fino e non oltre il 31 dicembre 2010 (quando è previsto il passaggio di consegne alle Province, salvo proroghe, ndr), le sole attività di raccolta, spazzamento e trasporto dei rifiuti continuano a essere gestite dai Comuni secondo le attuali modalità e forme procedimentali». Un riferimento, quest’ultimo, che «afferisce alla regolamentazione, in termini di modalità attuative dei servizi, e non al soggetto attualmente incaricato».
LA NORMA – Tuttavia il 29 settembre il sottosegretario ha ritenuto di fornire «ulteriori chiarimenti» in ordine alla corretta interpretazione della norma: «È opinione di questi uffici che non sia praticabile, in assenza di situazioni di particolare criticità e in carenza dei presupposti normativamente assentiti, l’affidamento dei servizi da parte dei Comuni facenti parte della compagine consortile di Napoli e Caserta, al fine di evitare illegittime e anacronistiche duplicazioni di attività». In soldoni, se non si verificano conclamate inadempienze e disservizi, «il consorzio continua a svolgere le mansioni in via ordinaria». Anche perché, evidentemente, un disco verde indiscriminato sarebbe suonato come una beffa per il Comune di Camigliano, il cui sindaco— ai primi di agosto— era stato dichiarato decaduto in soli sette giorni per aver rivendicato autonomia gestionale.
LA POSIZIONE DEL COMUNE – Ma Piedimonte Matese ha motivato la delibera di rescissione contrattuale additando «reiterati disservizi» da parte del Consorzio. E ha allegato agli atti un parere del ragioniere generale dello Stato che ribadisce che «a fronte di accertate inadempienze, il Comune possa chiedere la risoluzione del contratto per inadempimento, avendo peraltro la possibilità di rivendicare il risarcimento dei danni». Intanto la Provincia annuncia l’avvenuto passaggio di consegne alla Gisec dei compiti e delle attività connesse alle fasi di smaltimento dei rifiuti urbani indifferenziati, gestiti sino ad ora dal Consorzio. Completati, inoltre, i lavori presso il settore 6 del lotto 3 della discarica Maruzzella: circostanza che consentirà di evitare nuove emergenze.
LA NORMA – Tuttavia il 29 settembre il sottosegretario ha ritenuto di fornire «ulteriori chiarimenti» in ordine alla corretta interpretazione della norma: «È opinione di questi uffici che non sia praticabile, in assenza di situazioni di particolare criticità e in carenza dei presupposti normativamente assentiti, l’affidamento dei servizi da parte dei Comuni facenti parte della compagine consortile di Napoli e Caserta, al fine di evitare illegittime e anacronistiche duplicazioni di attività». In soldoni, se non si verificano conclamate inadempienze e disservizi, «il consorzio continua a svolgere le mansioni in via ordinaria». Anche perché, evidentemente, un disco verde indiscriminato sarebbe suonato come una beffa per il Comune di Camigliano, il cui sindaco— ai primi di agosto— era stato dichiarato decaduto in soli sette giorni per aver rivendicato autonomia gestionale.
LA POSIZIONE DEL COMUNE – Ma Piedimonte Matese ha motivato la delibera di rescissione contrattuale additando «reiterati disservizi» da parte del Consorzio. E ha allegato agli atti un parere del ragioniere generale dello Stato che ribadisce che «a fronte di accertate inadempienze, il Comune possa chiedere la risoluzione del contratto per inadempimento, avendo peraltro la possibilità di rivendicare il risarcimento dei danni». Intanto la Provincia annuncia l’avvenuto passaggio di consegne alla Gisec dei compiti e delle attività connesse alle fasi di smaltimento dei rifiuti urbani indifferenziati, gestiti sino ad ora dal Consorzio. Completati, inoltre, i lavori presso il settore 6 del lotto 3 della discarica Maruzzella: circostanza che consentirà di evitare nuove emergenze.
Pietro Falco Corriere del Mezzogiorno