Il sindaco Vincenzo Cappello: “Amplieranno il cimitero verso nord e nell’area laterale adiacente a via degli Elci, quella che già adesso è servita da un largo parcheggio. Due nuove aree di sosta saranno realizzate, una sempre lungo via degli Elci, l’altra nella zona antistante l’entrata cimiteriale di via Di Matteo, per un totale di 203 posti auto.”
Ancora un ricorso contro l’ampliamento del cimitero comunale. Questa volta oggetto dell’iniziativa giudiziaria è il progetto definitivo dell’allargamento dell’area cimiteriale dopo la rimodulazione apportata alla struttura progettuale ed alla contestuale revisione del piano economico finanziario. Già pochi mesi fa era stata presentato un ricorso contro la delibera di affidamento del complesso di attività (opere e servizi) aggiudicati sin dal 2005 con la procedura del project financing e quindi con il ruolo chiave di un soggetto imprenditoriale per la progettazione e la gestione dei servizi ( si è trattato della società Malinconico a cui in queste settimane è subentrata la “società servizi gestione cimitero srl”) . Sia il comune che la società, in questo nuovo ricorso , al pari del primo rigettato quanto a sospensiva, sono opposti costituendosi in giudizio. La data dell’udienza ancora non è stata fissata. Proprio nei giorni scorsi l’ufficio tecnico ha preso atto dell’avvenuta sostituzione giuridica dell’originaria concessionaria nell’attuazione del ciclo progettuale ed al contempo ha restituito alla ditta le somme che il comune aveva incassato come acconto di un ben numero di cittadini per la realizzazione di cappelle gentilizie che aumenteranno di numero nel nuovo progetto. «Gli interventi previsti dal progetto – dichiara il sindaco Vincenzo Cappello – amplieranno il cimitero verso nord e nell’area laterale adiacente a via degli Elci, quella che già adesso è servita da un largo parcheggio. Due nuove aree di sosta saranno realizzate, una sempre lungo via degli Elci, l’altra nella zona antistante l’entrata cimiteriale di via Di Matteo, per un totale di 203 posti auto. Accantonata l’idea iniziale di mettere in opera un forno crematorio, mentre invece verranno costruiti un edificio per la sala custodi e un fabbricato da destinare a sala autoptica e sala mortuaria. Non siamo riusciti a ridurre il costo dell’utilizzo delle lampade votive, che resta fermo alla cifra stabilita contrattualmente dalla giunta di centro destra e dalla concessionaria di trentasei euro per gli anni 2005-2009, rispetto ai precedenti sedici euro».
Michele Martuscelli Buongiorno Caserta