La “Festa del catozzo” del quartiere Vallata, arte cultura e tradizioni rinverdite intorno al covone di legno
«Fare il catozzo è un’arte» dice una signora del quartiere mentre si sta accatastando la “collina” di legna. E’ l’arte dei carbonai che verrà messa in mostra per tre settimane tanto quanto ne richiede la realizzazione di questa attività per ricavarne legname carbonizzato per poi venderlo. E’ iniziata ieri la prima edizione della “Festa del catozzo” e non poteva che avere come punto di riferimento il quartiere di Vallata dove il mestiere, duro, è ancora vivo e vegeto di generazione in generazione. E’ impressionante il risveglio creato da questa manifestazione organizzata da un gruppo di residenti in collaborazione con l’amministrazione comunale (molto attiva a sostenere l’iniziativa), l’ente montano e l’ente parco del Matese. Nella giornata di ieri molti studenti delle scuole cittadine hanno potuto assistere al primo atto della sequenza del “catozzo” dopo giorni di preparativi (è stato creato l’ambiente usato dai carbonai e dalle famiglie in montagna per la produzione del carbone): quello del “facimmo o catuozzo” con l’accensione dello stesso, che avverrà oggi alle 19 (“mettimmo n’fuoco”), al termine dell’ordinata e sapiente realizzazione della “montagna” da ardere a combustione lentissima con il deposito di terra sopra la legna. Da qui al 2 ottobre ci saranno visite di studenti anche delle scuole superiori e di turisti unitamente a momenti serali di musica e folk. Nell’area sono stati anche allestiti spazi con mostre fotografiche sull’attività ed installati attrezzi del mestiere. Il 26 settembre ci sarà un dibattito presso l’ex abbazia dei celestini” il mestiere di carbonaio tra passato e presente” con la partecipazione di amministratori , esperti e di operatori ed imprenditori del settore.Infine il 2 ottobre”cacciammo o catuozzo” con la rottura della “collina” di legna arsa e quindi l’estrazione del carbone. «Siamo molto contenti di aver contribuito a far realizzare una manifestazione si questo mestiere così legato alla città – dice il sindaco Vincenzo Cappello – ed alla sua identità sociale. Continueremo su questa strada come stiamo facendo anche in altri settori della vita.
Michele Martuscelli Buongiorno Caserta