La pietra è stata messa al riparo. Alcuni residenti avevano scambiato i funzionari per dei ladri. Provvidenziale l’intervento dei Vigili…
Una pietra antichissima raffigurante un fregio ed alcune epigrafi in età pre –romanica è diventata oggetto di attenzione da parte dei tombaroli. A fare la scoperta il proprietario del fondo terriero ubicato in Piazza Pioppitelli, laddove il reperto era incastonato in un muro antico e mani ignote stavano cercando in maniera certosina di scavarlo e portarselo via. Infatti, mentre i residenti stavano effettuando gli ultimi accorgimenti per la festa del Catozzo che si svolge per due settimane proprie in questa piazza, si sono resi conto che in effetti intorno alla pietra era stata iniziata un’operazione di scavo, che lasciava pensare appunto che qualche tombarolo, da queste parti più che mai attivi, stava lavorandoci intorno per asportarla. E così ieri mattina un gruppo di funzionari della Soprintendenza si sono presentati di buon’ora per recuperare l’antico fregio per metterlo così al sicuro. Sennonché, accadeva l’imponderabile, visto che a quell’ora come sopra scritto erano presenti alcuni volontari che stavano sistemando la piazza per la festa che poi si svolgeva ieri sera stesso e sono intervenuti pensando che gli stessi funzionari volessero portare quel simbolo chissà dove. Per cui immediatamente veniva allertato il Comando di Polizia Municipale ed intervenivano immediatamente gli agenti per capire cosa stesse avvenendo. Sul posto interveniva anche il vicesindaco Costantino Leuci e l’assessore Attilio Costarella. L’Amministrazione Comunale non era a conoscenza di tale operazione quindi, solo in un secondo momento, considerate appunto le proteste della gente del luogo, veniva richiesta la presenza dei Vigili Urbani, i quali intervenuti sul posto constatavano che il fregio era stato asportato dai funzionari della Soprintendenza. A quel punto l’assessore Costarella contattava il funzionario della Soprintendenza e dirigente dell’Ufficio Scavi di Alife, dott. Enrico Stanco che confermava di aver autorizzato l’operazione di asporto del reperto, in quanto erano state notate delle brecce lungo il perimetro del fregio, come se qualcuno volesse asportarlo furtivamente. Quindi la pietra dalle dimensioni approssimative di 60 x 40 centimetri, veniva trasportata presso il Comando Polizia Municipale di Piedimonte Matese e messa in sicurezza in un locale blindato. Il sindaco Vincenzo Cappello, interviene sulla vicenda ed afferma: “L’operazione odierna, a dimostrazione dell’immenso patrimonio artistico che esiste sul nostro territorio, è volta a tutelarlo e soprattutto far si che venga valorizzato. Ringrazio di cuore coloro che sono intervenuti e assicuro che il reperto resterà a Piedimonte Matese dove sarà esposto nel Museo civico cittadino. Nel contempo rifaremo una copia fedele dello stesso e la riposizioneremo nel muro di Piazza Pioppitelli.”
Una pietra antichissima raffigurante un fregio ed alcune epigrafi in età pre –romanica è diventata oggetto di attenzione da parte dei tombaroli. A fare la scoperta il proprietario del fondo terriero ubicato in Piazza Pioppitelli, laddove il reperto era incastonato in un muro antico e mani ignote stavano cercando in maniera certosina di scavarlo e portarselo via. Infatti, mentre i residenti stavano effettuando gli ultimi accorgimenti per la festa del Catozzo che si svolge per due settimane proprie in questa piazza, si sono resi conto che in effetti intorno alla pietra era stata iniziata un’operazione di scavo, che lasciava pensare appunto che qualche tombarolo, da queste parti più che mai attivi, stava lavorandoci intorno per asportarla. E così ieri mattina un gruppo di funzionari della Soprintendenza si sono presentati di buon’ora per recuperare l’antico fregio per metterlo così al sicuro. Sennonché, accadeva l’imponderabile, visto che a quell’ora come sopra scritto erano presenti alcuni volontari che stavano sistemando la piazza per la festa che poi si svolgeva ieri sera stesso e sono intervenuti pensando che gli stessi funzionari volessero portare quel simbolo chissà dove. Per cui immediatamente veniva allertato il Comando di Polizia Municipale ed intervenivano immediatamente gli agenti per capire cosa stesse avvenendo. Sul posto interveniva anche il vicesindaco Costantino Leuci e l’assessore Attilio Costarella. L’Amministrazione Comunale non era a conoscenza di tale operazione quindi, solo in un secondo momento, considerate appunto le proteste della gente del luogo, veniva richiesta la presenza dei Vigili Urbani, i quali intervenuti sul posto constatavano che il fregio era stato asportato dai funzionari della Soprintendenza. A quel punto l’assessore Costarella contattava il funzionario della Soprintendenza e dirigente dell’Ufficio Scavi di Alife, dott. Enrico Stanco che confermava di aver autorizzato l’operazione di asporto del reperto, in quanto erano state notate delle brecce lungo il perimetro del fregio, come se qualcuno volesse asportarlo furtivamente. Quindi la pietra dalle dimensioni approssimative di 60 x 40 centimetri, veniva trasportata presso il Comando Polizia Municipale di Piedimonte Matese e messa in sicurezza in un locale blindato. Il sindaco Vincenzo Cappello, interviene sulla vicenda ed afferma: “L’operazione odierna, a dimostrazione dell’immenso patrimonio artistico che esiste sul nostro territorio, è volta a tutelarlo e soprattutto far si che venga valorizzato. Ringrazio di cuore coloro che sono intervenuti e assicuro che il reperto resterà a Piedimonte Matese dove sarà esposto nel Museo civico cittadino. Nel contempo rifaremo una copia fedele dello stesso e la riposizioneremo nel muro di Piazza Pioppitelli.”
Corriere di Caserta