Il neo -presidente della Provincia Domenico Zinzi ha applicato tariffe quasi raddoppiate rispetto alla gestione precedente. E’ un’iniziativa pilota quella del Comune matesino, seguita sicuramente da altri Enti di Terra di Lavoro
L’amministrazione comunale ricorre al Tar contro la nuova tariffa sui rifiuti approvata di recente dalla Provincia. Nel corso dell’ultima seduta svoltasi nella mattinata dell’altro ieri, la giunta presieduta dal sindaco Vincenzo Cappello ha deliberato l’affidamento dell’incarico all’avv. Luigi Maria D’Angiolella di Napoli per proporre, in nome e per conto del Comune, il ricorso contro il decreto n.9 del 28 maggio scorso con cui il neo presidente della Provincia di Caserta Domenico Zinzi ha approvato la tariffa provvisoria e sperimentale sui rifiuti per l’anno in corso. La decisione è stata assunta dall’esecutivo Cappello per contrastare in maniera ferma e convinta la scelta della Provincia di aumentare drasticamente i costi relativi al trattamento e allo smaltimento dei rifiuti, e al recupero di quelli indifferenziati, che sono passati dagli 88 euro del 2009 ai 138,09 euro a tonnellata decretati da Zinzi per questo 2010, oltre alle spese sostenute da ciascun ente per espletare il solo servizio di raccolta. Ad incrementare la tariffa finale è poi anche l’Iva che fino ad oggi non veniva applicata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri sulle fatture e non veniva, pertanto, versata dai comuni chiamati a pagare il conferimento dei rifiuti in discarica, mentre d’ora in poi dovrà essere nuovamente pagata. Un aumento esponenziale della tassa che finirebbe per gravare sui cittadini piedimontesi, ai quali il Comune applica la Tarsu ogni anno, senza tenere in alcun conto gli sforzi sin qui compiuti per passare alla raccolta differenziata e per incrementare le percentuali del servizio “porta a porta” che da oltre due anni è stato avviato nel capoluogo matesino. Nei prossimi giorni, come da mandato ottenuto dalla giunta Cappello, l’avv. D’Angiolella depositerà il ricorso presso il Tribunale Amministrativo Regionale che sarà, quindi, chiamato a decidere sulla richiesta del Comune di Piedimonte Matese di annullare il decreto del presidente Zinzi e, quindi, di dichiarare illegittimo il rincaro dei costi relativi al trattamento e allo smaltimento dell’immondizia per quest’anno, cancellando l’aumento della tariffa da 88 a 138,09 euro a tonnellata. Tra l’altro, la delibera con cui l’esecutivo Cappello ha deciso di proporre ricorso al Tar arriva dopo analoghe deliberazioni adottate da diversi altri comuni di Terra di Lavoro che stanno conducendo una battaglia, che vede oggi aggregarsi anche Piedimonte Matese, contro l’Ente di Corso Trieste e contro la scelta del suo nuovo presidente che pare non tenere conto in alcun conto delle differenze esistenti tra le tante comunità casertane e delle diverse modalità di attuazione e percentuali raggiunte in termini di raccolta differenziata. “Abbiamo deciso di ricorrere al Tar – ha spiegato il sindaco Cappello – per evitare un esorbitante aumento della Tarsu che finirebbe per gravare inevitabilmente sui cittadini. Riteniamo la decisione della Provincia ingiusta ed iniqua, del resto già siamo costretti ad operare in estrema difficoltà e completamente da soli nel settore dei rifiuti, subire poi anche un aumento dei costi del genere appare davvero inaccettabile, per cui siamo convinti che le nostre ragioni saranno accolte dai giudici amministrativi”.
Nella foto il sindaco di Piedimonte Matese Avv. Vincenzo Cappello
Enzo Perretta – Corriere di Caserta