Una vera e propria processione al Comune capofila per chiedere che fine abbiano fatto i fondi previsti dalla misura 328. La Regione Campania prende tempo…
Ben tre annualità da pagare quanto a contributo di sostegno degli affitti. Ma non si elargiscono perché la regione prima ancora del passaggio di giunta ancora non ha concesso materialmente le risorse per un importo complessivo di circa 150.000 euro che copre le tre annualità da erogare a quelle famiglie alle prese con il caro-affitto o comunque con una spesa che incide sul bilancio familiare ed in misura non irrilevante. Ed ogni giorno è una “processione” al Comune di Piedimonte Matese perché la gente continua a chiedere spiegazioni, chiarimenti, informazioni da parte dei cittadini e delle famiglie che hanno inoltrato la domanda per accedere alle risorse del fondo nazionale per le agevolazioni ai canoni di affitto che è stato drasticamente tagliato e, di conseguenza, le regioni hanno potuto ripartire somme ridotte nell’apposito capitolo di spesa per questo tipo di intervento sociale. Tre annualità dal 2004 al 2007 da distribuire ai richiedenti. Tre settimane fa gli uffici comunali hanno proceduto a pubblicare la graduatoria definitiva degli aventi diritto in base alla documentazione richiesta dopo il decorso dei dieci giorni necessari per eventuali ricorsi.Ma a Piedimonte Matese comune capofila dell’ambito degli interventi sociali in base alla legge “328” si è aperto un fronte ancora più preoccupante e delicato.La regione Campania, infatti, non ha ancora accreditato le somme del saldo dell’anno scorso relativo al “reddito di cittadinanza”, una misura per contrastare i limitare i colpi della povertà che nel caso dell’ambito intercomunale che ha come capofila Piedimonte Matese raccoglie circa 190 nuclei familiari da mesi sprovvisti di questa forma di sostegno economico. Sul finire della scorsa settimana il sindaco Vincenzo Cappello ha inviato un nota di sollecito in cui ha chiesto agli uffici regionali competenti di sbloccare la questione. Da rilevare che almeno sul piano di indirizzo politico la giunta di centro destra ha manifestato l’intenzione di abbandonare la strada del reddito di cittadinanza. “Il reddito di cittadinanza è una misura inefficace e va ripensata – ha detto il nuovo assessore ai servizi sociali, Ermanno Russo- La drammaticità dei conti regionali, compromessi dallo sforamento del Patto di stabilità della precedente amministrazione e gravati dai vincoli nazionali della manovra correttiva, non consente il protrarsi di un sussidio fine a se stesso”. E’ quanto dichiara l’assessore alle Politiche sociali, Demanio e Patrimonio, della Regione Campania Ermanno Russo. “L’indicazione che arriva dall’intera giunta regionale, a partire dal presidente Caldoro, è univoca ed inequivoca: il mero sostegno al reddito non può bastare per l’emersione dalla povertà. Ad esso dovrà sostituirsi una seria politica di welfare, fatta di misure di assistenza sociale sempre più concrete e di interventi mirati per l’inserimento lavorativo dei soggetti in stato di indigenza”. Continua Russo chiudendo il suo intervento: “La strategia dei finanziamenti a pioggia e delle misure una tantum ha fallito. Il messaggio circa il rinnovo del reddito di cittadinanza per un anno, lanciato attraverso l’ultima Finanziaria regionale dalla precedente giunta di centrosinistra, oggi appare grave, illusorio e fortemente improntato ad una logica di tipo elettorale. Le risorse stanziate in quella sede, pari a 30 milioni di euro, non bastano a coprire l’attuale fabbisogno regionale – spiega l’assessore Russo –, che è stimato in circa 18mila unità. La precedente amministrazione ha pertanto lasciato un “buco” di 44 milioni di euro rispetto alla misura in oggetto, scaricando, in maniera del tutto irresponsabile, il problema del reperimento delle risorse sul governo nazionale”.
Michele Martuscelli