Cappello: “Necessaria una classe amministrativa adeguata e una forte rappresentanza politica del territorio.”
La folla delle grandi occasioni è accorsa in Piazza Carmine a Piedimonte Matese per la chiusura della campagna elettorale del Partito Democratico. Il comizio di chiusura è stato affidato alla regia impeccabile di Fabrizio Pepe, Presidente della Comunità Montana del Matese che ha introdotto gli interventi di Benedetto Iannitti, candidato al Consiglio Provinciale di Caserta e Vincenzo Cappello candidato al Consiglio Regionale della Campania per la prossima competizione elettorale, ospite d’eccezione l’Europarlamentare Andrea Cozzolino che ha chiuso l’incontro tra gli applausi scroscianti e un tifo da stadio.
“Gli strumenti indispensabili per realizzare gli obiettivi di modernizzazione che abbiamo individuato, ha ribadito Vincenzo Cappello candidato alle Regionali nella Lista del Partito Democratico a sostegno del Presidente Vincenzo De Luca, necessitano di una classe amministrativa adeguata e una forte rappresentanza politica del territorio. Una classe di amministratori giovani e consapevoli delle caratteristiche dei tempi che viviamo è indispensabile per suscitare tutte le energie migliori del nostro territorio e aggregarle intorno al progetto condiviso di rinascita. Questo sarà possibile non abolendo i partiti con le tante differenze, ma facendo recuperare loro la fiducia dei cittadini, restituendo alla politica la dimensione del servizio reso alla propria comunità, in un’ottica moderna fatta non di personalismi e di clientelismi bensì di capacità di analisi e programmazione degli interventi amministrativi. Questo è il senso più autentico della mia candidatura al Consiglio Regionale: l’amore per il territorio, la consapevolezza dei suoi bisogni, la condivisione di intenti con la gran parte degli amministratori del Matese, la comunanza di valori e visioni con il Partito Democratico che ho contribuito a costruire e radicare in provincia di Caserta e che oggi riconosce nella mia persona un patrimonio di impegno e militanza che è dell’intero territorio altocasertano. Tutto ciò mi ha incoraggiato e mi fa ritenere possibile realizzare l’obiettivo di portare nel Consiglio Regionale una rappresentanza del Matese. Una rappresentanza che sarà autorevole e forte perché punto di coagulo di un intero territorio, delle esigenze e delle legittime aspirazioni di queste popolazioni di cui mi sento figlio orgoglioso. Ma anche una voce che contribuirà a sostenere la candidatura di Vincenzo De Luca a Presidente e il suo progetto di modernizzazione della Regione, di contrasto della povertà, della disoccupazione e della criminalità organizzata che sono strettamente collegate fra loro e vanno battute insieme o continueranno ad imprigionare il futuro dei nostri figli. Insomma, nel Consiglio regionale la mia sarà certamente una voce del territorio cui appartengo per chiedere con forza la dovuta attenzione e le necessarie risorse, ma non per andare contro gli altri territori o per sottrarre ad essi le giuste opportunità, bensì per contribuire al loro riequilibrio. Non conviene a nessuno una Regione squilibrata tra Napoli e le altre province, tra aree metropolitane e zone interne, tra il litorale e la montagna: attraverso il loro riequilibrio passa il futuro della Campania tutta intera e della sua gente straordinaria che non merita certi giudizi sommari della opinione pubblica nazionale né, soprattutto, la sudditanza ad altre aree del Paese cui la sta condannando questo governo sempre più dimentico del Sud e incapace di sottrarsi al ricatto di forze politiche localistiche che considerano il Mezzogiorno un peso di cui liberarsi”.
“Gli strumenti indispensabili per realizzare gli obiettivi di modernizzazione che abbiamo individuato, ha ribadito Vincenzo Cappello candidato alle Regionali nella Lista del Partito Democratico a sostegno del Presidente Vincenzo De Luca, necessitano di una classe amministrativa adeguata e una forte rappresentanza politica del territorio. Una classe di amministratori giovani e consapevoli delle caratteristiche dei tempi che viviamo è indispensabile per suscitare tutte le energie migliori del nostro territorio e aggregarle intorno al progetto condiviso di rinascita. Questo sarà possibile non abolendo i partiti con le tante differenze, ma facendo recuperare loro la fiducia dei cittadini, restituendo alla politica la dimensione del servizio reso alla propria comunità, in un’ottica moderna fatta non di personalismi e di clientelismi bensì di capacità di analisi e programmazione degli interventi amministrativi. Questo è il senso più autentico della mia candidatura al Consiglio Regionale: l’amore per il territorio, la consapevolezza dei suoi bisogni, la condivisione di intenti con la gran parte degli amministratori del Matese, la comunanza di valori e visioni con il Partito Democratico che ho contribuito a costruire e radicare in provincia di Caserta e che oggi riconosce nella mia persona un patrimonio di impegno e militanza che è dell’intero territorio altocasertano. Tutto ciò mi ha incoraggiato e mi fa ritenere possibile realizzare l’obiettivo di portare nel Consiglio Regionale una rappresentanza del Matese. Una rappresentanza che sarà autorevole e forte perché punto di coagulo di un intero territorio, delle esigenze e delle legittime aspirazioni di queste popolazioni di cui mi sento figlio orgoglioso. Ma anche una voce che contribuirà a sostenere la candidatura di Vincenzo De Luca a Presidente e il suo progetto di modernizzazione della Regione, di contrasto della povertà, della disoccupazione e della criminalità organizzata che sono strettamente collegate fra loro e vanno battute insieme o continueranno ad imprigionare il futuro dei nostri figli. Insomma, nel Consiglio regionale la mia sarà certamente una voce del territorio cui appartengo per chiedere con forza la dovuta attenzione e le necessarie risorse, ma non per andare contro gli altri territori o per sottrarre ad essi le giuste opportunità, bensì per contribuire al loro riequilibrio. Non conviene a nessuno una Regione squilibrata tra Napoli e le altre province, tra aree metropolitane e zone interne, tra il litorale e la montagna: attraverso il loro riequilibrio passa il futuro della Campania tutta intera e della sua gente straordinaria che non merita certi giudizi sommari della opinione pubblica nazionale né, soprattutto, la sudditanza ad altre aree del Paese cui la sta condannando questo governo sempre più dimentico del Sud e incapace di sottrarsi al ricatto di forze politiche localistiche che considerano il Mezzogiorno un peso di cui liberarsi”.