Il riequilibrio dei territori all’interno del contesto regionale è il grande impegno che Vincenzo Cappello, candidato alle regionali nella Lista del Partito Democratico a sostegno del Presidente Vincenzo De Luca, ha voluto prendere con i cittadini della provincia di Caserta in questa campagna elettorale.
Un riequilibrio non solo all’interno della provincia dunque, tra capoluogo e aree interne, tra litorale e zona montuosa; ma soprattutto un superamento dello squilibrio tra il Casertano e le altre province. Queste ultime, compreso il Napoletano, hanno conservato o costruito negli ultimi anni la loro identità sociale, economica e produttiva, pur tra problemi e contraddizioni. La provincia di Caserta, invece, tentata e delusa da tanti falsi miti di sviluppo negli ultimi decenni, sembra aver smarrito il suo passato e, soprattutto, il disegno di un futuro moderno e portatore di benessere e prosperità. Eppure il suo simbolo è la cornucopia, ripiena di ogni bontà che questa terra è capace di produrre! Nessun’altra provincia in Campania, infatti, unisce nel raggio di pochi chilometri un mare bellissimo e montagne incontaminate, resti archeologici unici e monumenti noti in tutto il mondo, ambiente incontaminato e agricoltura ricchissima di varietà. Ecco la materia prima, ottima e abbondante, di cui disponiamo: ora dobbiamo trasformarla in lavoro, ricchezza, benessere. Per fare ciò occorre una grande capacità di attrazione dei flussi turistici, che oggi ci lambiscono appena e poi vanno altrove. Prendiamoli per la gola! Ecco la mia proposta: una vetrina internazionale della dieta mediterranea che accenda i riflettori su tutto il territorio provinciale. I pomodori di Villa Literno e i carciofi di Capua, i salumi del “nero casertano” e i formaggi del Matese, il pesce del litorale domizio e le castagne di Roccamonfina, la cipolla di Alife e le patate di Letino, l’annurca di Vairano e il Falerno di Mondragone, la mozzarella dei Mazzoni e il Pallagrello di Piedimonte Matese. Quale provincia, nel 2010, dichiarato dell’ONU anno della Biodiversità, può apparecchiare questa tavola del Mediterraneo così varia e ricercata da buongustai e turisti di tutto il mondo?