Il sindaco di Piedimonte Matese e la sua Amministrazione Comunale sono stati oggetto dell’ennesimo attacco posto in essere dalla Nuova Gazzetta di Caserta, giornale più volte querelato che da circa un anno è già in campagna elettorale . La lettera di rettifica inviata al direttore è stata sistematicamente ignorata. Bene così, perchè era quello che volevamo, cioè dimostrare che la legge per queste persone è un opzional. In ogni caso ai miei concittadini rendo pubblica la richiesta di rettifica, inviata alla Nuova Gazzetta di Caserta e poi dallo stesso direttore negata!
OGGETTO: Richiesta di rettifica ex art. 8 della legge sulla stampa n. 47 del 1948 e artt. 42 e 43 della legge 416 del 1981.
Invio la presente per chiedere la rettifica dell’articolo pubblicato in data 23.01.2010, a pagina 20 del Vs. quotidiano, firmato con acronimo “Walter Nassa” e ritenuto dallo scrivente Diffamatorio e Lesivo per la figura istituzionale che questi riveste a Piedimonte Matese cioè sindaco. L’articolo de quo parla di “158 incarichi firmati dal sindaco Cappello” cosa assolutamente falsa e priva di ogni fondamento! “L’articolista” ha attinto quei nominativi da una “Short List” di persone di fiducia dell’Amministrazione Comunale, obbligatoria per legge e dalla quale si attinge di volta in volta per lavori pubblici, ma gran parte dei 158 nominativi non sono stati mai chiamati e ne tampoco lo scrivente ha assegnato incarichi, in particolar modo alla signora Anna Maria Terreri che non ha mai lavorato per questa Amministrazione. Siamo quindi giunti all’assurdo! Non sono per altro comprensibili i motivi che spingono la Nuova Gazzetta di Caserta ad una vera e propria campagna diffamatoria nei confronti di componenti di questa Amministrazione Comunale ed in primis il sindaco, cioè chi scrive. Ovviamente Sarà il Magistrato competente a verificare quanto vi ho appena enunciato, poiché anche a parere di molti, moltissimi ex lettori del quotidiano da lei diretto, palesano un chiaro modus operandi diffamatorio e soprattutto intimidatorio nei riguardi dell’Amministrazione Comunale. Ho ritenuto opportuno più volte soprassedere, ma in vista di una campagna elettorale che vede la mia persona parteciparvi, non è giusto che un quotidiano, per altro oggetto anche di contributi previsti dalla legge sull’editoria e quindi soldi pubblici, possa liberamente e in barba ad ogni principio sancito dalla Costituzione, tentare di infangare l’immagine di persone perbene, le stesse che avete spudoratamente menzionato nel vostro articolo e degli Amministratori Comunali della maggioranza consiliare, ovvero il sindaco. Il diritto alla critica è fondamentale e va accettato quando viene esercitato in maniera civile e ponderata. Ogni Amministrazione Comunale è attaccabile per ciò che riesce a fare e soprattutto per ciò che non riesce. Ma il diritto all’offesa e soprattutto il diritto ad infangare professionisti e persone perbene non potete arrogarvelo in maniera arbitraria e soprattutto come lo esercitate voi nei confronti di chi scrive. Fermo restando che lo scrivente si rivolgerà alla Magistratura come sopra anticipato, con la presente ai sensi dell’articolo 8 della legge sulla stampa nr. 47 del 1948 e degli artt. 42 e 43 della legge 416 del 1981, si chiede l’immediata rettifica dell’articolo pubblicato a pagina 20 in data 23.01.2010 a firma di tale Walter Nassa, titolato “Cappello firma 158 incarichi” con le medesime caratteristiche tipografiche, per la parte che si riferisce direttamente alle affermazioni contestate, la presente è contenuta nelle trenta righe così come previsto dalle normative vigenti.”
Piedimonte Matese, 23.01.2010 F.TO Vincenzo Cappello
Invio la presente per chiedere la rettifica dell’articolo pubblicato in data 23.01.2010, a pagina 20 del Vs. quotidiano, firmato con acronimo “Walter Nassa” e ritenuto dallo scrivente Diffamatorio e Lesivo per la figura istituzionale che questi riveste a Piedimonte Matese cioè sindaco. L’articolo de quo parla di “158 incarichi firmati dal sindaco Cappello” cosa assolutamente falsa e priva di ogni fondamento! “L’articolista” ha attinto quei nominativi da una “Short List” di persone di fiducia dell’Amministrazione Comunale, obbligatoria per legge e dalla quale si attinge di volta in volta per lavori pubblici, ma gran parte dei 158 nominativi non sono stati mai chiamati e ne tampoco lo scrivente ha assegnato incarichi, in particolar modo alla signora Anna Maria Terreri che non ha mai lavorato per questa Amministrazione. Siamo quindi giunti all’assurdo! Non sono per altro comprensibili i motivi che spingono la Nuova Gazzetta di Caserta ad una vera e propria campagna diffamatoria nei confronti di componenti di questa Amministrazione Comunale ed in primis il sindaco, cioè chi scrive. Ovviamente Sarà il Magistrato competente a verificare quanto vi ho appena enunciato, poiché anche a parere di molti, moltissimi ex lettori del quotidiano da lei diretto, palesano un chiaro modus operandi diffamatorio e soprattutto intimidatorio nei riguardi dell’Amministrazione Comunale. Ho ritenuto opportuno più volte soprassedere, ma in vista di una campagna elettorale che vede la mia persona parteciparvi, non è giusto che un quotidiano, per altro oggetto anche di contributi previsti dalla legge sull’editoria e quindi soldi pubblici, possa liberamente e in barba ad ogni principio sancito dalla Costituzione, tentare di infangare l’immagine di persone perbene, le stesse che avete spudoratamente menzionato nel vostro articolo e degli Amministratori Comunali della maggioranza consiliare, ovvero il sindaco. Il diritto alla critica è fondamentale e va accettato quando viene esercitato in maniera civile e ponderata. Ogni Amministrazione Comunale è attaccabile per ciò che riesce a fare e soprattutto per ciò che non riesce. Ma il diritto all’offesa e soprattutto il diritto ad infangare professionisti e persone perbene non potete arrogarvelo in maniera arbitraria e soprattutto come lo esercitate voi nei confronti di chi scrive. Fermo restando che lo scrivente si rivolgerà alla Magistratura come sopra anticipato, con la presente ai sensi dell’articolo 8 della legge sulla stampa nr. 47 del 1948 e degli artt. 42 e 43 della legge 416 del 1981, si chiede l’immediata rettifica dell’articolo pubblicato a pagina 20 in data 23.01.2010 a firma di tale Walter Nassa, titolato “Cappello firma 158 incarichi” con le medesime caratteristiche tipografiche, per la parte che si riferisce direttamente alle affermazioni contestate, la presente è contenuta nelle trenta righe così come previsto dalle normative vigenti.”
Piedimonte Matese, 23.01.2010 F.TO Vincenzo Cappello
Nell’immagine l’articolo pubblicato sabato scorso dalla Nuova Gazzetta di Caserta