Questa mattina la riunione dei componenti, all’ordine del giorno la costituzione del coordinamento. Le trattative confermano solo i numeri e la divisione tra le aree.
di Lia Peluso
La cronaca degli incontri tra le aree del Partito democratico, in vista dell’assemblea dei delegati convocata per stamattina, presso la sede provinciale del partito, è partita con un primo confronto dell’area Bersani che a Caserta si identifica in due gruppi: quello che mette insieme i consiglieri regionali Nicola Caputo (area Bindi) e Giuseppe Stellato (area Letta), l’ex parlamentare Lorenzo Diana (riformisti) e l’altro identificato come l’area dei sindaci della provincia di Caserta, tra i quali ci sono Enzo Cappello e Michele Farina ma anche il deputato Stefano Graziano e l’area moderata di Rosa Suppa. Poi i confronti sono continuati con l’area Franceschini, rappresentata dal deputato Pina Picierno e con l’area Marino di Giuseppe Sannino e Valentina Crisci. Alla fine l’intesa è stata raggiunta solo sul numero dei membri che faranno parte del coordinamento, restano ancora da definire i nomi e chi sarà il coordinatore. Stamattina sarà approvato dai delegati il dispositivo che impegnerà l’assemblea ad eleggere il coordinamento entro il 20 dicembre, così come prevede il dispositivo regionale e saranno approvate le regole di composizione del coordinamento, vale a dire che sarà di undici membri: quattro per l’area Bersani di Letta, Bindi e Riformisti e quattro per l’area Bersani dei sindaci, due per l’area Franceschini ed uno per Marino. Inoltre, del coordinamento non potranno entrare a far parte possibili candidati alle regionali e provinciali. Il coordinamento sarà nominato domenica prossima è così prevalsa l’intesa di eleggere l’organismo in due tappe. Restano però ancora due nodi da sciogliere: i nomi dei membri del coordinamento che saranno indicati domenica prossima e quello del coordinatore. Su quest’ultimo punto il dubbio è se affidare questa fase del coordinamento a tempo, fino a dopo le elezioni regionali e provinciali, al segretario uscente, Enzo Iodice oppure nominare un nuovo coordinatore. Le posizioni, all’interno del Pd casertano non sono ben definite, perché ieri c’è stato un primo confronto sul punto ed il gruppo di Bersani che raccoglie le aree Letta, Bindi e riformisti, al quale ha aderito lo stesso Iodice per sostenere Bersani alle Primarie, sarebbe per la proroga del leader provinciale uscente, ma il condizionale è d’obbligo perché fonti attendibili sostengono che non tutti sono d’accordo sulla proroga, e questo sarebbe un altro motivo per cui oggi non si affronterebbe la questione dei nomi. Sarà comunque nell’ambito del coordinamento che si sceglierà il coordinatore di conseguenza, se nella rosa dei quattro nomi ci sarà quello di Iodice è chiaro che toccherà a lui fare da traghettatore fino al congresso provinciale di aprile. Sulla questione del coordinatore si innesta anche la vicenda del ricorso avverso la legge elettorale regionale, che sarà sciolta martedì, un altro motivo forse dello slittamento a domenica prossima per la nomina del coordinamento. Quest’ultimo aprirà la fase della discussione dei temi politici ed organizzativi del partito, compreso anche le alleanze elettorali. Intanto in alcuni comuni del casertano si stanno svolgendo i congressi dei circoli con la nomina degli organismi dirigenti. E’ questo il caso di Falciano del Massico dove, giovedì scorso, l’assemblea cittadina del Pd ha eletto Giuseppe Paolella in qualità di coordinatore cittadino, e Annamaria Terracciano in qualità di presidente dell’assemblea degli iscritti. Un’elezione regolare, come fanno sapere dal circolo locale, in virtù del dispositivo regionale che prevede che i circoli possano costituirsi entro il 20 dicembre.