Ci sarà un consiglio monotematico sulla problematica della privatizzazione dei servizi idrici alla luce del provvedimento legislativo “Ronchi” approvato di recente. Michele Martuscelli
A chiederlo è stato Italia dei Valori (IDV) al termine del consiglio che ha rinviato la costituzione del Forum giovanile e ha approvato il nuovo regolamento dei lavori del consiglio comunale. Queste ultimi richieste dalla minoranza di centro destra. Il primo argomento varato è stato quello della variazione del piano triennale per due progetti: 117.000 per il terzo lotto di adeguamento alla scuola media “Vitale” ed il terzo per l’ampliamento della rete idrica con fondi regionali (circa 200.000 con risorse comunali dall’avanzo 2008). Astenuta la minoranza. Ad illustrare l’argomento del forum sono stati Ferrante che ha ricordato la normativa, nazionale ed internazione, in merito alla partecipazione ei giovani e la delibera del luglio 2007. Ma è stato Leuci ad evidenziare che il quadro operativo è cambiato alla luce delle procedure regionali, distinta in quattro fasi, (pubblicata sul burc gennaio 2009) per la nascita dei forum ai fini del riconoscimento e della concessione di fondi. Occorre, o sostanza prima una fase di sensibilizzazione e divulgazione-coinvolgimento e poi passare alle altre fasi. Ferrante ha preso atto(“le novità si sono sfuggite”), pur sollecitando a recuperare il ritardo. «Non un forum qualunque ma una piattaforma conforme a quella prescritta dalla regione ha sostenuto Pepe. Per cui l’argomento è stato rinviato. All’unanimità è stato approvato il nuovo schema per la disciplina dei consigli comunali già definito in maniera convergente in sede di commissione consiliare. Entrambi gli schieramenti hanno sottolineato l’impegno determinante della segretaria generale Riccio. A sollevare il dibattito è stato la mozione del consigliere IDV Emilio Iannotta. Il tema che ha impegnato di più è stato quella relativa alla norma sulla costituzione dei gruppi consiliari. Iannotta ha proposto il riconoscimento della qualifica di capigruppo anche all’unico consigliere eletto in una coalizione, iscritto in un partito nazionale. Pozione non condivisa né dal capogruppo di maggioranza Piedimonte Democratica, Fabrizio Pepe che ha anche fatto una cronistoria della vicenda del regolamento (“lo spirito deve essere quello di aggregare e non dividere”) né di quello della minoranza, Giovanni Ferrante anch’egli contrari a “polverizzazioni” degli assetti. Nonostante questa divergenza Iannotta ha poi votato a favore successivamente del testo complessivo del regolamento riguardante il funzionamento del consiglio. Il presidente del consiglio, Renato Ricca, ha garantito che il nuovo statuto interno garantisce poteri e prerogative pari ad un capigruppo. Nello scorcio finale Iannotta ha chiesto una discussione pubblica “in difesa dell’acqua” (acqua un diritto-bene comune, privo di rilevanza economica) e sulle problematiche del servizio idrico con un pronunciamento della massima assemblea consiliare (già in passato lo aveva sollecitato ma senza il favore degli altri gruppi). A fronte di ciò il presidente si è impegnato a calendarizzare l’incontro. Un plauso all’indicazione del consigliere Iannotta è venuto dal consigliere di maggioranza Benny Iannitti. In passato il consiglio già si era espresso in maniera contraria alla privatizzazione del servizio idrico integrato: allora era sindaco Carlo Sarro, ora senatore e componente del CdA dell’ambito Volturno, lunedì impegnato in una seduta della giunta dell’ente interprovinciale.