La verità è che il Consigliere Sarro si appiglia a queste questioni procedurali per riempire un vuoto di azione politica che, francamente, delude molto i suoi stessi elettori.
Il Consigliere di minoranza Carlo Sarro ci costringe, ancora una volta, a chiarire alcuni episodi e a rinfrescare la memoria sua, dei cittadini e delle autorevoli figure istituzionali cui si rivolge.
Egli lamenta una “ irregolare compressione del diritto di accedere agli atti della Amministrazione“ presentandolo come un ennesimo episodio, senza però citarne altri che precederebbero quello presente.
In realtà, lo stesso consigliere dichiara di aver ricevuto gli atti richiesti nei tempi previsti ( entro 30 giorni), pur mancanti di talune parti, o perché non richieste o per un mero errore materiale. Parti che ovviamente sono pubbliche e che il Consigliere può visionare quando vuole e ricevere in copia a richiesta.
La verità è che il Consigliere Sarro si appiglia a queste questioni procedurali per riempire un vuoto di azione politica che, francamente, delude molto i suoi stessi elettori.
Il Senatore Sarro, infatti, nulla ha prodotto per la Città di Piedimonte Matese e per il territorio, se non qualche sterile polemica sui giornali e qualche tentativo di strumentalizzare vicende della vita cittadina dalle quali era lontano da Sindaco e lo è ancor di più oggi da parlamentare.
Si astenga, allora, il Consigliere Sarro dal montare un caso che non esiste per poterlo poi utilizzare come un precedente cui fare riferimento in seguito. Conosciamo bene queste tecniche retoriche, ma non ci faranno dimenticare di quando egli, da Sindaco, non rispondeva né forniva i documenti richiesti da cittadini e Consiglieri comunali, né il trentesimo giorno né dopo.
Tanto da costringere la minoranza a ricorrere all’autorità costituita o a denunciare le inadempienze alla magistratura, semplicemente per ottenere il riconoscimento dei propri diritti.
Noi lo ricordiamo. Ed anche i cittadini di Piedimonte.
Egli lamenta una “ irregolare compressione del diritto di accedere agli atti della Amministrazione“ presentandolo come un ennesimo episodio, senza però citarne altri che precederebbero quello presente.
In realtà, lo stesso consigliere dichiara di aver ricevuto gli atti richiesti nei tempi previsti ( entro 30 giorni), pur mancanti di talune parti, o perché non richieste o per un mero errore materiale. Parti che ovviamente sono pubbliche e che il Consigliere può visionare quando vuole e ricevere in copia a richiesta.
La verità è che il Consigliere Sarro si appiglia a queste questioni procedurali per riempire un vuoto di azione politica che, francamente, delude molto i suoi stessi elettori.
Il Senatore Sarro, infatti, nulla ha prodotto per la Città di Piedimonte Matese e per il territorio, se non qualche sterile polemica sui giornali e qualche tentativo di strumentalizzare vicende della vita cittadina dalle quali era lontano da Sindaco e lo è ancor di più oggi da parlamentare.
Si astenga, allora, il Consigliere Sarro dal montare un caso che non esiste per poterlo poi utilizzare come un precedente cui fare riferimento in seguito. Conosciamo bene queste tecniche retoriche, ma non ci faranno dimenticare di quando egli, da Sindaco, non rispondeva né forniva i documenti richiesti da cittadini e Consiglieri comunali, né il trentesimo giorno né dopo.
Tanto da costringere la minoranza a ricorrere all’autorità costituita o a denunciare le inadempienze alla magistratura, semplicemente per ottenere il riconoscimento dei propri diritti.
Noi lo ricordiamo. Ed anche i cittadini di Piedimonte.
Nella foto il sindaco di Piedimonte Matese Vincenzo Cappello