Si tratta di una vera e propria innovazione in tutta la Provincia di Caserta e forse nella Regione Campania. Le ultime volontà saranno quindi preservate ufficialmente e senza dispendi economicidi Michele Menditto
E’ importante e al passo coi tempi il nuovo servizio che l’amministrazione comunale di Piedimonte Matese, retta dal sindaco Vincenzo Cappello, ha inteso istituire per la cittadinanza. Si tratta di un registro dei testamenti biologici e disposizioni di fine vita, che consente ai cittadini del territorio comunale di esprimere, mettendo nero su bianco, la propria volontà rispetto ai trattamenti sanitari in caso di grave malattia e alle modalità di celebrazione del rito funebre. E’ il più importante di un gruppo di servizi proposti dall’Assessore al Personale Fernando Catarcio, a cui la Giunta Comunale ha dato il via libera, tra i quali si individua un regime di compensazione per la fornitura di energia elettrica a cittadini versanti in condizione di disagio fisico ed economico, un servizio rivolto al centro per gli anziani, e nuovi sportelli dedicati alla scuola e alle associazioni. Quello relativo al testamento biologico è senza dubbio il più innovativo, presente oggi soltanto in una manciata di comuni italiani. In assenza di una normativa nazionale, l’amministrazione comunale ha voluto dare ascolto all’esigenza del singolo, sempre più crescente negli ultimi tempi, di poter disporre di sé e del proprio corpo in condizioni di incapacità ad esprimere le proprie intenzioni, decidendo di istituire questo registro, come si legge nella delibera di Giunta, “per la raccolta delle volontà del cittadino relative a trattamenti sanitari in fase terminale o in seguito a malattie di gravissima compromissione, all’opportunità di avvalersi dell’assistenza religiosa al momento della morte, alla donazione degli organi, alla possibilità di essere cremati”. È un servizio che non mancherà di sorprendere e far discutere la cittadinanza, data la delicatezza del tema che con il caso di Eluana Englaro accese il dibattito nazionale sulla necessità che ogni persona possa disporre del proprio destino in caso di malattia terminale. “Siamo riusciti ad istituire un servizio importante”, ha commentato l’assessore Catarcio, che ha pure ricordato come “l’indice di civiltà di un popolo si misuri anche sulla base del rispetto che si ha per i diritti civili e per le libertà individuali della persona”.