Ordinanza atta a prevenire il fenomeno dell’uso smodato di alcol nei giovani e soprattutto per i minori di anni 16 che così, non potranno più alzare il gomito. Plauso dei genitori per il provvedimento intrapreso dalla Giunta Municipale
Michele Menditto
Sarà sempre più difficile darla a bere a qualcuno. Specialmente ai minorenni con meno di 16 anni. Se l’alcol è, e sta diventando sempre più, una piaga sociale, anche il comune di Piedimonte Matese, ha deciso di dare una nuova piega agli eventi, obbligando gli esercenti di bar, chioschi e affini (ma non solo) a negare drink e liquori ai ragazzi più giovani. È tutto scritto nell’ordinanza firmata ieri dal sindaco Vincenzo Cappello e dal consigliere delegato alle attività produttive Domenico Ferraiuolo, che punisce la vendita o la somministrazione di bevande alcoliche di qualsiasi gradazione ai minori di 16 anni. Una scelta, quella dell’amministrazione comunale del comune matesino, che si ispira a ciò che si è verificato di recente in alcune città italiane che hanno deciso di portare avanti una lotta contro l’abuso di alcol da parte delle giovani generazioni, com’è accaduto a Milano e Palermo, che però certamente registrano fenomeni di questo tipo più preoccupanti.
I contenuti dell’ordinanza ribadiscono in parte i divieti già contemplati dall’articolo 689 del Codice Penale, divieti che vengono però estesi “anche al di fuori delle ipotesi previste dal suddetto articolo”, come si legge nel documento. Le misure adottate vietano la vendita di qualsiasi miscela che contenga alcol, sia diluito che in limitate quantità, da parte degli esercizi commerciali (oltre che bar, pub e ristoranti vanno intesi anche alimentari e supermercati). Divieto anche per quei distributori automatici sprovvisti di sistema di lettura di documenti con i dati anagrafici dell’utilizzatore, o non custoditi in maniera continuativa da apposito personale che possa effettuare controlli.
I provvedimenti dell’ordinanza entreranno in vigore dal 10 agosto: solo cinque giorni da oggi, dopodiché chi cederà alcolici ai minori andrà incontro a una sanzione pecuniaria che partirà da un minimo di 25 euro fino ad un massimo di 500, ferma restando l’eventuale applicazione delle sanzioni penali e amministrative previste dalle leggi in vigore. Fondamentale in questo senso sarà l’apporto delle forze dell’ordine nell’effettuare gli appositi controlli, come hanno spiegato il sindaco Cappello e il consigliere Ferraiuolo: “Abbiamo cercato di sensibilizzare le forze dell’ordine a sostenere questa lotta al consumo incontrollato di alcol da parte dei minorenni”, ha detto il primo cittadino, che ha aggiunto: “l’abuso di alcol è un fattore nocivo per la crescita dei ragazzi, senza contare che spesso è alla base dei fatti di cronaca che li hanno per protagonisti. Un’attività di contrasto a questo fenomeno può portare vantaggio oltre che alla loro salute, anche alla sicurezza e al decoro della città”. Difatti sono non pochi quei cittadini che ogni tanto lamentano disturbi alla quiete pubblica da parte di ragazzi che hanno assunto sostanze alcoliche, e chissà che dopo l’entrata in vigore dell’ordinanza, questi giovani siano “di spirito” solo nel senso più innocuo.
I contenuti dell’ordinanza ribadiscono in parte i divieti già contemplati dall’articolo 689 del Codice Penale, divieti che vengono però estesi “anche al di fuori delle ipotesi previste dal suddetto articolo”, come si legge nel documento. Le misure adottate vietano la vendita di qualsiasi miscela che contenga alcol, sia diluito che in limitate quantità, da parte degli esercizi commerciali (oltre che bar, pub e ristoranti vanno intesi anche alimentari e supermercati). Divieto anche per quei distributori automatici sprovvisti di sistema di lettura di documenti con i dati anagrafici dell’utilizzatore, o non custoditi in maniera continuativa da apposito personale che possa effettuare controlli.
I provvedimenti dell’ordinanza entreranno in vigore dal 10 agosto: solo cinque giorni da oggi, dopodiché chi cederà alcolici ai minori andrà incontro a una sanzione pecuniaria che partirà da un minimo di 25 euro fino ad un massimo di 500, ferma restando l’eventuale applicazione delle sanzioni penali e amministrative previste dalle leggi in vigore. Fondamentale in questo senso sarà l’apporto delle forze dell’ordine nell’effettuare gli appositi controlli, come hanno spiegato il sindaco Cappello e il consigliere Ferraiuolo: “Abbiamo cercato di sensibilizzare le forze dell’ordine a sostenere questa lotta al consumo incontrollato di alcol da parte dei minorenni”, ha detto il primo cittadino, che ha aggiunto: “l’abuso di alcol è un fattore nocivo per la crescita dei ragazzi, senza contare che spesso è alla base dei fatti di cronaca che li hanno per protagonisti. Un’attività di contrasto a questo fenomeno può portare vantaggio oltre che alla loro salute, anche alla sicurezza e al decoro della città”. Difatti sono non pochi quei cittadini che ogni tanto lamentano disturbi alla quiete pubblica da parte di ragazzi che hanno assunto sostanze alcoliche, e chissà che dopo l’entrata in vigore dell’ordinanza, questi giovani siano “di spirito” solo nel senso più innocuo.