E’ sempre più polemica aperta tra il senatore Sarro e l’amministrazione comunale, sulla delibera di acquisto del centro Salesiano. di Michele Martuscelli
Per il senatore Sarro potrebbe verificarsi la concreta eventualità che il Comune abbia acquistato una proprietà già sua. Diverso il punto di vista del primo cittadino e della sua maggioranza. «Ribadiamo, nel merito, la validità assoluta dell’operazione compiuta con la volontà politica di ampliare e centrate sull’ambito pubblico rispetto a forme di privatizzazioni». Il sindaco di Piedimonte Matese Vincenzo Cappello ed il consigliere Benny Iannitti, relatore in aula sul provvedimento di acquisto del complesso Salesiano replicano così al senatore Carlo Sarro ed al centro destra, con le riserve di merito prospettate in consiglio, nel comunicato nell’intervista all’ex sindaco. Come dire: meglio che ad intervenire sia il Comune che dei privati, laddove si tratta di interventi rilevanti dal punto di vista sociale. Il centro destra ha presentato sui profili procedurali della seduta un esposta denuncia alla magistratura . «Le analisi compiute ex ante hanno portato alla decisione sulla scorta ed indipendenza della compatibilità economica e della validità nel merito dell’acquisto del compendio dell’opera salesiana verso il pagamento di una somma che è certamente coerente con le politiche amministrative spiegate in consiglio e vantaggioso per l’ente che si rappresenta». La minoranza del PDL chiedeva solo pochi giorni per un approfondimento della questione e degli aspetti tecnici connessi. «E’ indicativo l’iter della vicenda – ribattono i due rappresentanti della maggioranza di centro sinistra di Piedimonte democraticala destra che è stata assente in commissione, presente nella conferenza dei capi- gruppo senza nulla osservare per poi dare forfait nella sede deputata alla discussione, facendosi sostituire dal senatore Sarro (consigliere di minoranza a fronte dell’assenza per malattia del capogruppo Ferrante come spiegato da Sarro stesso in aula ndr) che ha così assunto le funzioni di capogruppo. E’ evidente l’impreparazione della minoranza sugli argomenti che essa stessa ritiene di fondamentale importanza per la comunità. Una domanda: perché l’ex sindaco Sarro durante i suoi plurimi mandati non si è fatto restituire i beni? (il riferimento è di un passaggio dell’intervista pubblicata l’altra ieri su queste colonne ndr). Forse è preso da troppi impegni: dall’attività parlamentare che leggiamo oggi dalla stampa trascura un po’, dall’attività di dirigente, di componente dell’Ato e di consigliere comunale. Forse farebbe bene a fare una sola cosa e bene». Insomma, una polemica politica corretta nella sostanza anche se aspra nei toni. Da una arte il centrodestra che, attraverso il senatore Sarro fa sapere di non avere condiviso l’operazione e di avere dei dubbi sulla delibera di acquisto, dall’altro il centrosinistra che, attraverso il sindaco, pone l’accento sulla assoluta correttezza dell’operato. Con la possibilità che a fare definitiva chiarezza possa essere la magistratura, su richiesta del Pdl.