Il decreto è stato firmato dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, su proposta del Presidente del Consiglio il 30 ottobre 2008
di Luigi Cimino
Lunedì 1 giugno 2009 alle ore 17,00 nell’Aula delle Adunanze della Residenza Municipale di Piedimonte Matese, il Sindaco Avv. Vincenzo Cappello e l’Assessore delegato dott. Attilio Costarella presenteranno la bandiera della Città scelta per libero, unanime volere di popolo ed approvata, su proposta del presidente del Consiglio dei Ministri addì 30 ottobre 2008 con provvedimento del Presidente della Repubblica Italiana.Questo è un evento importante per l’intera città perché la bandiera è “rappresentazione” della città nelle fogge, colori e disegni liberamente scelti dalla popolazione cittadina, in un libero referendum, e perciò “simbolo” di essa: un simbolo che dal momento della inaugurazione rappresenterà le ansie, la volontà, il cuore dell’intera città.La bandiera è anche e soprattutto un “richiamo” all’unità, alla effettività delle decisioni, alla conduzione democratica del potere locale, ma anche al comune sentire di un popolo radicato nella tradizione, nella storia, nella cultura, nella fede, quella dei padri e quella attuale, proiettata verso un futuro migliore.Ogni volta che si guarderà alla bandiera, simbolo della collettività tutta, vi sarà un richiamo unico a tutti i valori della popolazione di Piedimonte Matese, come se tutti quel simbolo li racchiudesse in un unico vessillo.Quando sventola la bandiera con essa vibra l’intera città, quando si alza è l’intera città che si eleva e si commuove, quando si ammaina è l’intera città che soffre, quando scompare è come se l’intera città scomparisse con essa. La bandiera è per la città un riferimento, ma la città vive con essa e per essa.La bandiera è anche sentimento, rappresentando il cuore di un popolo, azioni meritevoli di ricordo, passione per gli eventi, unità nelle asperità che lo colpiscono, afflato nelle condizioni favorevoli, sempre rispetto per la propria città.Non può esserci giammai sentimento negativo per la città dove si è nati e dove si vive perché essa rappresenta la nostra vita individuale e sociale e, finchè c’è vita nella città non può mancare il sentimento di amore e di rispetto per la bandiera che ne è il migliore simbolo.