Lunedì prossimo arrivano i tecnici della Soprintendenza di Napoli e Caserta per decidere il da farsi…di Michele Martuscelli
Sta diventando un caso di stato il restauro della fontana circolare di piazza Roma. O meglio per delimitare lo spazio agli specialisti il punto di maggiore incertezza è l’elemento centrale della fontana pubblica che funge ormai da naturale rotatoria nella circolazione veicolare in ingresso nello spazio-salotto della città: il colore del cigno (adesso coperto dopo l’eliminazione dello strato bianco. C’è chi lo vuol riportare al colore originario del materiale usato (ghisa) chi al bianco del corpo elegante e proteso con il becco verso l’alto. Ecco, i commenti si intensificano e spesso si sprecano. Per avere ogni delucidazione e tagliare la testa al toro (il cigno è salvo in ogni caso) l’amministrazione ha preso contatto con la soprintendenza di Caserta e lunedì sarà in campo per un sopralluogo un funzionario dell’ente già del resto interpellato allorquando è stata avviata l’operazione della sistemazione, il restauro ed una maggiore economicità nel progetto di recupero della fontana in via di conclusione da parte dell’impresa Alcas di Piedimonte Matese. Economicità in quanto tra le finalità del disegno di restyling della caratteristica fontana circolare che delimita anche fisicamente la parte alta e bassa di piazza Roma vi è anche l’installazione di un impianto per il riciclo dell’acqua corrente in modo da risparmiare acqua potabile. Certo i cittadini dovranno abituarsi al fatto che non si potrà più bere dai fori laterali ma in compenso lo spreco cesserà definitivamente. Del resto anche altre fontanine sono state già chiuse per garantire un minimo essenziale di rifornimento nelle piazze Questi connotati essenziali dell’intervento che in parte è finanziato con fondi dell’amministrazione comunale ed in buona parte dalla Banca di credito popolare dirimpettaia della fontana. In attesa del responso sul colore una cosa è certa: la fontana “new style” dovrà essere ridata alla città in occasione dei festeggiamenti del patrono S. Marcellino e dunque entro il 2 giugno per l’inaugurazione.