Presto presso l’antico Chiostro di San Domenico torneranno tutti i reperti, grazie alla lungimiranza dell’Amministrazione Comunaledi Pietro Rossi
Il Prof. Gianluca Tagliamonte, Docente di Etruscologia e Antichità Italiche presso l’Università del Salento e consulente scientifico dell’Amministrazione della Città di Piedimonte Matese in virtù del protocollo d’intesa stipulato nel mese di Giugno 2006, ha comunicato all’Ente, il 6 Maggio scorso, d’aver ultimato il database sui reperti archeologici, arcaici e sannitici, finalmente tornati in Piedimonte per impulso della Soprintendenza Speciale di Caserta e Benevento e della stessa Amministrazione Comunale. Il Prof. Tagliamonte, su delega dell’Ente di Piazza De Benedictis, sta ora cercando di recuperare i disegni dei reperti (in parte a suo tempo commissionati dall’Amministrazione Comunale) che sono ancora depositati presso la Soprintendenza Speciale di Napoli e Pompei. Il supporto digitale che si sta cercando di costituire sarà strumento utilissimo sia per lo studio che per la gestione degli stessi reperti. Infatti, il protocollo d’intesa stipulato tra Città di Piedimonte Matese e Università del Salento prevede un ambizioso piano editoriale di studio, catalogazione e pubblicazione dei prestigiosi reperti dell’ex Museo Alifano (oggi Civico “Raffaele Marrocco”), allo scopo di costituire, per una piena e soddisfacente fruizione del visitatore, una sorta di catalogo museale; ma anche di celebrare le glorie della Città di Piedimonte Matese e del suo vasto circondario, dalle lontanissime epoche geologiche in cui il Matese di oggi giaceva sotto il Mar Mediterraneo, alla preistoria d’Italia, a Roma, al Medioevo, fino al Risorgimento e ai giorni nostri.