Anche tu puoi continuare a sostenere l’iniziativa scaricando sopra il modulo online
di Pietro Rossi
Anche a Piedimonte Matese il Partito Democratico è impegnato nella raccolta di firme per sostenere la richiesta di modifica della riforma Gelmini sulla scuola, da inviare al Parlamento Italiano. Tale iniziativa, che è stata programmata per i giorni 2 e 3 maggio 2009 in piazza Carmine a Piedimonte matese, è stata fortemente voluta, organizzata e condotta dai componenti del coordinamento cittadino del Partito Democratico, a partire dal Coordinatore Rosario Rossi, ed è stata sostenuta anche dai vertici provinciali del PD casertano, con la presenza tra gli altri dell’on. Stefano Graziano, parlamentare PD, e da Dario Abbate, componente della direzione provinciale. Per domani sono attese altre presenze a sostegno dell’iniziativa, da parte di altri esponebti politici, nonchè di diversi coordinatori del territorio matesino e casertano. Il Pd in questi ultimi tempi è molto impegnato per la questione delle riforme e propone, tra l’altro, un piano da 450 milioni per istituire 100.000 stage per i giovani laureati o diplomati. Una proposta efficace e dai costi limitati che si possono coprire con i 460 milioni dell’election day, che può dare uno straordinario contributo per fronteggiare la crisi proprio nelle zone più esposte agli effetti della recessione. Il mezzogiorno è una delle zone a più alto potenziale di sviluppo e così si arginerà in modo significativo l’esodo delle menti più brillanti verso il Nord. Infatti dopo aver concluso il proprio corso di studi tre studenti meridionali su quattro decidono di partire, o di non tornare a casa se sono fuorisede. Negli anni accademici ognuno di loro avrà assorbito il 30% delle risorse famigliari. Un’emorragia che ogni anno sposta almeno 4 miliardi di euro dal Mezzogiorno alle regioni più ricche. Per questo garantire uno stage retribuito a 100 mila ragazzi non significa solo compiere una operazione di giustizia sociale, ma anche operare una fondamentale redistribuzione della ricchezza tra le zone deboli e le zone forti del Paese.