Iannuzzi e Iodice presentano Rosaria Capacchione agli amministratori e ai quadri del partito
Convocata in chiave volutamente «minimalista» doveva essere la presentazione del candidato alle Europee ai quadri di partito, un’anteprima dell’uscita pubblica: si è trasformata invece in una piccola festa, in un inaspettato happening che ha messo insieme, con un pizzico di entusiasmo, le varie anime del Pd casertano, inorgoglito da una bandiera da poter finalmente sventolare. «È la prima manifestazione elettorale per il voto del 6 giugno della Campania», ha ricordato a tutti Tino Iannuzzi, segretario regionale dei Democratici aprendo la riunione. Riunione a cui erano stati invitati, per la verità, soltanto i dirigenti e gli amministratori della provincia ma che comunque ha riempito la sala, tutte le stanze e i capienti balconi della sede di corso Trieste. «La candidatura di Rosaria Capacchione, giornalista del Mattino e simbolo della battaglia civile contro la criminalità organizzata, voluta dal segretario Franceschini al numero due della lista delle sei regioni meridionali, ha una valenza nazionale, testimonia – hanno spiegato prima il segretario provinciale Iodice e poi Iannuzzi – la straordinaria importanza che il partito dà alla lotta per la legalità». Ma è anche un’opportunità preziosa per il territorio, che attraverso questa candidatura fa valere da protagonista la propria ansia di giustizia e di normalità, di trasparenza e di sviluppo. «Un risarcimento certo – riconosce Iannuzzi, sollecitato da una domanda – per la sottovalutazione di Terra di Lavoro nelle liste del partito ultime elezioni politiche». Dietro il tavolo – con Iannuzzi, Iodice e Teresa Armato – il presidente del Pd provinciale Rosa Suppa e i due parlamentari, Pina Picierno e Stefano Graziano, a cui si è poi aggiunto il consigliere regionale Caputo. Tra la folla, i sindaci Munno, Farina, Petteruti, Fattopace, Cenname, Zitiello, Masiello, il presidente del consorzio idrico Di Biasio e – in rappresentanza di quello dell’Asi (impegnato alla Camera di Commercio) – Natale. E poi consiglieri e assessori comunali, gli ex assessori della provincia (Capobianco in primis) e l’ex capogruppo Ciardiello, Lorenzo Diana, l’ex sottosegretario Pascarella, Achille Natalizio, e i coordinatori dei circoli. Spiazzante, per i riti della politica, l’intervento della candidata. «Non so come si fa questo mestiere, ho un brutto carattere e sono acida, specie di mattina: non credo – ammette – di poter cambiare». Lei, che ha pagato di persona l’impegno civile sul fronte anticamorra, che da più di un anno vive sotto scorta e da venticinque scrive in trincea, può solo assicurare che continuerà a lavorare come sa, che con il Pd condivide valori e percorsi e che, a Strasburgo, avrebbe parecchie cose da dire. «Tanto tempo dedicato a uno specifico settore – spiega – mi hanno reso chiaro che la criminalità si contrasta da una piattaforma globale o quanto meno europea». Significa provare ad affrontare i nodi del segreto bancario, delle intercettazioni sui sistemi Voip, delle confische dei beni all’estero, dove mafia camorra e ’ndrangheta investono e moltiplicano i loro «tesori» in assoluta impunità. «Se potrò contribuire a risolvere uno solo di questi problemi – conclude – mi sentirò soddisfatta». Un discorso che, insieme agli applausi, fa scattare simpatia e solidarietà: «Rosaria rimani come sei, abbiamo bisogno, la politica tutta ha bisogno – hanno detto sia la deputata Picierno che Teresa Armato – di persone normali, che sono una risorsa proprio perché fanno bene il loro lavoro e si ribellano all’illegalità». «Una giornalista che ha dimostrato di non avere paura – ha concluso Stefano Graziano – e che adesso ci mette a disposizione il suo coraggio per un progetto politico nuovo». Per il Pd casertano e campano è il bus da prendere.