Si mobilitano anche la parrocchia di Santa Croce e l’amministrazione comunale di Castello del Matese per il dramma che ha colpito le popolazioni abruzzesi.
Da ieri i muri del paese sono stati tappezzati da manifesti con una lettera aperta alle famiglie. Nello stampato sono indicate già alcune soluzioni operative che sono emerse all’indomani di una prima riunione nella casa parrocchiale. Il parroco di Castello Matese don Antonio Rinaldi, innanzitutto, ricorda la colletta straordinaria generale che si svolgerà in tutte le chiese per il 19 aprile. Sul piano più strettamente locale in tutti gli esercizi commerciali e bar del paese è stata collocata una cassetta di solidarietà pro- terremotati in modo che l’eventuale resto della spesa dei clienti possa essere devoluto per questa causa. A fine settimana saranno organizzate squadre per la raccolta di beni di vario tipo (abbigliamenti nuovi , latte a lunga conservazione, pannolini, omogeneizzati, scatolame a lunga scadenza. Ma ci sono azioni anche a medio tempo : «Poiché sappiamo che dopo l’emergenza facilmente siamo tentati di dimenticarci, abbiamo pensato di proporre alcune iniziative con scadenze più lontane: ospitare durante l’estate un gruppo di bambini per un eventuale campeggio a Pozzacchio ( nella zona montana dove vi sono due rifugi per l’accoglienza ndr) chiedendo la collaborazione di famiglie ed animatrici/animatori; mettere a dispostone le abitazioni acquistate dal comune per un gruppo di famiglie sfollate che ne avessero bisogno (si tratta di immobili ristrutturati a cui occorre dare una destinazione ed utilità ndr). Infine portare avanti qualche micro- realizzazione da concordare con qualche sindaco dei paese terremotati. Intanto per giovedì 23 alle 21 sempre presso la sala parrocchiale si formerà un comitato per concordare insieme le varie attività, avvisa il manifesto diffuso anche nelle abitazioni.