Debiti fuori bilancio, il sindaco Vincenzo Cappello: «Siamo pagando i conti di altre amministrazioni…» Latitano i consiglieri di minoranza “protagonisti” nelle passate amministrazioni
di Michele Martuscelli per Buongiorno Campania
«Paghiamo i danni di altre amministrazioni». Così il sindaco di Piedimonte Matese Vincenzo Cappello, rammaricandosi delle assenze del senatore ed attuale consigliere di minoranza Carlo Sarro e del consigliere Nicola De Girolamo, ha concluso l’intervento in aula in merito al primo debito fuori bilancio da regolarizzare proveniente dagli anni in cui è stato al governo il centro destra. Cappello ha spiegato il debito che è stato quantificato, e che sarà pagato a rate, dal commissario ad acta nominato dal consorzio unico di bacino dopo lo scioglimento degli enti consortili in materia di gestione dei rifiuti. All’ordine del giorno del consiglio la presa d’atto dei verbali commissariali che hanno determinato la posizione debitoria da estinguere per vicende risalenti agli anni 200-2005 e sfociato in un ricorso al Tar dell’allora giunta di centro destra contro il consorzio rifiuti conclusosi con una sentenza emanata lo scorso dicembre, resa nota dal sindaco al consiglio, per improcedibilità della causa giudiziaria a causa di una successiva ed intervenuta transazione tra il comune matesino ed il consorzio Ce1 che ha posto fine alla lite. Si tratta di una somma che è stata quantificato per un importo di 151.000 euro . In sede di intervento il capogruppo Giovanni Ferrante ha richiamato una sentenza del TAR-Lazio che ha annullato la nomina dei commissari ad acta, proponendo alla maggioranza di valutare l’idea di adire le vie legali . Una proposta che è stata giudicata “pretestuosa” dal capogruppo Pepe che si è premurato di sapere se la documentazione andava alla corte dei conti. Sul punto i consiglieri Mauro Martino, Gianluca Cestaro e Giovanni Ferrante), di centro destra si sono astenuti. Da qui tutta una serie di regolarizzazione di debiti fuori bilancio per parcelle legali o in alcuni casi di servizi ed attività di imprese per un ammontare complessivo di circa 350.000 euro comprensivo la somma per i debiti al consorzio unico. Concluso anche l’accordo di transazione con una procedura arbitrale tra comune e publialifana, concessionaria nel 2001-2004 della fatturazione delle bollette del servizio idrico integrato .