Parla Renato Ricca: «Quello che metteremo in esecuzione è uno dei più significativi interventi , in ordine di tempo, di riqualificazione strutturale e funzionale del patrimonio scolastico di competenza dell’amministrazione provinciale». E presto con gradualità e nei termini stabiliti dalla legge anche i rimborsi per le acque reflue
di Michele Martuscelli per Buongiorno Caserta
L’assessore provinciale Renato Ricca (nella foto) interviene sulla serie di lavori di completamento del liceo scientifico-classico “G. Galilei” di Piedimonte Matese che andranno in appalto tra pochi giorni . Si tratta dell’appalto di opere indetto dall’ufficio tecnico provinciale ad integrazione funzionale di quanto già è stato realizzato nella struttura storica ( infissi , pavimentazione etc) e soprattutto nella realizzazione della nuova ala dell’istituto scolastico, guidato dal dirigente Pasquale Izzo, e diventato in questi anni il maggiore in termini di popolazione scolastica . “oltre a lavori di manutenzione straordinaria e di adeguamento dell’edificio per un importo consistente di 443.000 euro da destinare al completamento della sostituzione degli infissi , andremo a riqualificare l’interno della palestra , al completamento della tinteggiatura e della pavimentazione e rivestimenti e lo spazio esterno della la palestra, così da renderla ancora più accogliente e bella per lo svolgimento di attività sportiva anche all’aperto .E’ completamento di un iter – dice l’assessore provinciale avviato cinque anni fa che oltre alla costruzione del nuovo edificio ha portato ad un ammodernamento della struttura, diciamo , storica, ed è un segno dell’attenzione che l’amministrazione provinciale, insieme all’assessore al ramo Nicola Ucciero, ha rivolto a questo istituto. Ma stiamo completando anche i lavori di realizzazione di nuovi spazi presso il confinante istituto commerciale “De Franchis”, guidata dal dirigente Dante Bellofiore, che ospiteranno laboratori oltre alla riqualificazione di infissi, proseguendo quanto già abbiamo realizzato con la manutenzione straordinaria dell’istituto agrario” conclude Ricca.
I rimborsi per le annate passate delle acque reflue, e quindi del servizio di depurazione, ci saranno parziali e graduali .
Nella questione delle acque reflue che ha fatto scorrere molto.. inchiostro a Piedimonte Matese con un battage murale di manifesti tra la minoranza di centro destra che ha raccolto le domande per i rimborsi e l’amministrazione comunale prudente sull’erogazione degli stessi è intervenuta la legge( è la n. 13 del 27 febbraio pubblicata sulla gazzetta ufficiale n.49 del 28 febbraio ) che ha convertito il decreto legge sulle risorse idriche e sulla protezione dell’ambiente. Ricordiamo che la polemica è nata perché una sentenza della corte costituzionale ha dichiarato che non è dovuto il pagamento del servizio depurazione se l’impianto non c’è o non funziona. E’ l’articolo 8 disciplinare la materia. In primis i soldi che servono per la progettazione la realizzazione o il completamente delle opere fognarie e depurative sono parte integrante ( vincolata” dice la legge) della tariffa del servizio idrico integrato e contribuisce alla quantificazione del corrispettivo dovuto dagli utenti, cioè quanto devono i cittadini – contribuenti per queste spese. “in attuazione della sentenza i gestori del servizio idrico provvedono anche in forma rateizzata, entro il termine massimo di cinque anni, a partire dal 1 ottobre 2009 alla restituzione della quota di tariffa non dovuta riferita all’esercizio del servizio di depurazione. Negli altri casi illustrati nel comma precedente dell’articolo “dall’importo da restituire vanno dedotti( e quindi tolti) gli oneri derivanti dalle attività di progettazione , realizzazione o completamento avviate. L’importo da restituì è determinato dalle autorità di ambito. Queste disposizioni si applicano anche agli enti locali che gestiscono in via diretta i servizi di acquedotto , fognature a depurazione ( come nel caso di Piedimonte Matese perché l’ATO Napoli- Volturno ancora non ha individuato un gestore sovracomunale ). Per gli importi provvedono in questo caso i comuni dopo aver calcolato quanto è stato necessario per le spese di progettazione esecuzione e completamento delle opere.