A beneficiare di un contributo di circa 400 euro per ogni Nucleo Familiare, le famiglie numerose che non superano il reddito annuo di 29.000 euro. A coordinare e disciplinare gli aventi diritto, gli Uffici di Piano dei Comuni. Iniziativa dell’assessore regionale Alfonsina De Felice.
La Giunta regionale della Campania, su proposta dell’assessore alle Politiche sociali Alfonsina De Felice (nella foto), ha approvato il piano di interventi in aiuto alle famiglie numerose. Le risorse complessivamente stanziate ammontano ad oltre 13, 5 milioni di euro, e sono il risultato della sinergia tra ministero per le Politiche della famiglia e Regione. Gli interventi previsti riguardano: sostegno ai nuclei familiari con almeno 4 figli, compresi quelli in affido familiare, pre-adottivo e di eta’ inferiore ai 25 anni, dando priorita’ ai nuclei in cui sono presenti figli minorenni; riorganizzazione dei consultori familiari al fine di ampliare e potenziare gli interventi sociali a favore delle famiglie. Il sostegno economico per ciascun nucleo familiare e’ pari ad euro 400 da erogare in un’unica soluzione quale contributo integrativo delle spese per trasporto scolastico, trasporti pubblici, asili nido, prestazioni scolastiche (libri scolastici, mensa, ecc.), attivita’ formative extrascolastiche, campi scuola, vacanze studio, accesso a musei, teatri e altre attivita’ culturali, iscrizione ad associazioni culturali o sportive. Gli uffici di Piano degli ambiti territoriali emaneranno un apposito bando per la concessione dei contributi. Per accedere al bando, bisogna trovarsi nelle seguenti condizioni: residenza in Campania da almeno 3 anni; reddito non superiore a 29.000 euro; presenza di minori in affido familiare; nucleo familiare numeroso; nucleo familiare monoparentale. I beneficiari del contributo, selezionati in ordine di graduatoria fino ad esaurimento delle risorse assegnate, saranno seguiti dai ‘Centri famiglia’ degli uffici di Piano. Questi provvederanno alla verifica dei risultati, che saranno successivamente trasmessi dalla Regione al Ministero della Famiglia.