Un escursus particolarmente ricco, presenterà alla Bit di Milano, la più importante manifestazione turistica del territorio nazionale, che vede ogni anno la partecipazione di migliaia di operatori provenienti da tutto il mondo, anche le nostre grotte del Matese.
di Pietro Falco per il Corriere del Mezzogiorno
La Reggia, ma non solo. È questo il leit motiv della partecipazione di Caserta alla Bit di Milano, la più importante manifestazione turistica del territorio nazionale, che vede ogni anno la partecipazione di migliaia di operatori provenienti da tutto il mondo. Anche quest’anno le istituzioni del territorio — Camera di commercio, Provincia, Comune capoluogo, Confindustria, Soprintendenza ed Ept — si presentano alla kermesse (che inizia domani per terminare il 22 febbraio) facendo sistema e proponendo un unico, ricchissimo paniere di iniziative ed eventi contrassegnati dal marchio «Caserta è». «Il filo conduttore — spiega il consigliere delegato della Camera di commercio, Franco Candia, principale fautore, tre anni fa, del brand «Caserta è» — sarà l’arte. È attraverso il minimo comun denominatore dell’arte che proveremo a veicolare ai mercati internazionali tutte le eccellenze del territorio: dall’ingente patrimonio dei beni culturali, che offre testimonianze significative praticamente di ogni epoca, alla seta, ai prodotti enogastronomici».
In particolare, oltre a gigantografie della Reggia, gli organizzatori (coadiuvati nell’occasione dalla Ten Events di Donatella Cagnazzo), proporranno opere d’arte di artisti affermati come Lello Esposito e Claudia Mazzitelli e suggeriranno una vasta serie di itinerari turistici. Da quello enogastronomico, incentrato sulle strade del vino, a quello longobardo, che dall’antica Capua si snoda ai castelli e alle grotte del Matese, attraverso i suggestivi centri del massiccio del Monte Maggiore. Ma non solo, perché l’offerta contemplerà diverse opzioni possibili: dall’epoca romana («Sulle orme di Spartacus »), a quella medievale («Sulle orme di Siffredina», ultima contessa normanna di Caserta, appartenente alla famiglia di Federico II, ndr), a quella borbonica («Sulle orme di Collecini», l’architetto che fu il principale collaboratore di Vanvitelli e progettista delle «Reali Delizie di San Leucio e Carditello», ndr), fino a quella Garibaldina. Ma Caserta, con il brand di San Leucio, indissolubilmente legato al falansterio concepito da Ferdinando IV, rappresenta da sempre nel mondo l’eccellenza nella produzione serica. Così quest’anno si è voluto omaggiare quel lungimirante «esperimento », con una serie di bellissimi abiti moderni in seta leuciana (offerta dalla De Negri e Zama) disegnati dalla stilista casertana Carla Barletta e realizzati da un’azienda del territorio, la Adamo. Infine, una parentesi anche su un tema di strettissima attualità come l’emergenza rifiuti, con suggerimenti e proposte sul riciclaggio e riuso.
In particolare, oltre a gigantografie della Reggia, gli organizzatori (coadiuvati nell’occasione dalla Ten Events di Donatella Cagnazzo), proporranno opere d’arte di artisti affermati come Lello Esposito e Claudia Mazzitelli e suggeriranno una vasta serie di itinerari turistici. Da quello enogastronomico, incentrato sulle strade del vino, a quello longobardo, che dall’antica Capua si snoda ai castelli e alle grotte del Matese, attraverso i suggestivi centri del massiccio del Monte Maggiore. Ma non solo, perché l’offerta contemplerà diverse opzioni possibili: dall’epoca romana («Sulle orme di Spartacus »), a quella medievale («Sulle orme di Siffredina», ultima contessa normanna di Caserta, appartenente alla famiglia di Federico II, ndr), a quella borbonica («Sulle orme di Collecini», l’architetto che fu il principale collaboratore di Vanvitelli e progettista delle «Reali Delizie di San Leucio e Carditello», ndr), fino a quella Garibaldina. Ma Caserta, con il brand di San Leucio, indissolubilmente legato al falansterio concepito da Ferdinando IV, rappresenta da sempre nel mondo l’eccellenza nella produzione serica. Così quest’anno si è voluto omaggiare quel lungimirante «esperimento », con una serie di bellissimi abiti moderni in seta leuciana (offerta dalla De Negri e Zama) disegnati dalla stilista casertana Carla Barletta e realizzati da un’azienda del territorio, la Adamo. Infine, una parentesi anche su un tema di strettissima attualità come l’emergenza rifiuti, con suggerimenti e proposte sul riciclaggio e riuso.
Nella foto una delle tante grotte del Matese